IL 29 NOVEMBRE LA RAI
SPEGNERÁ
LA VOCE DELLA
MONTAGNA
TGR Montagne, unica
trasmissione del servizio pubblico dedicata alla montagna, sarà sospesa a tempo
indeterminato.
CAI, Touring Club Italiano,
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Associazione Guide Alpine
Italiane, Club Alpino Accademico Italiano, Uncem, Società Speleologica Italiana,
chiedono alla RAI di rivedere le decisioni assunte e di ricollocare la
trasmissione all’interno del palinsesto del servizio televisivo pubblico
Milano, 21 novembre 2013
Il 29 novembre 2013 sarà una
data triste per la montagna. E anche per il servizio televisivo pubblico e per i
tanti abbonati RAI delle Terre alte.
TGR Montagne, il settimanale televisivo della RAI
dedicato interamente alla montagna che da otto anni si occupa delle
tematiche relative alle Terre alte, verrà sospesa a tempo indeterminato
dai palinsesti di RAI 5, senza alcuna previsione di futura
ricollocazione.
Le Terre alte e i valori ad
esse collegati ora più che mai devono essere promossi e
preservati, in quanto rappresentano un nodo fondamentale per la
salvaguardia della biodiversità e per la tutela dell’ambiente
in generale. Non bisogna poi dimenticare il ruolo strategico
che le montagne rivestono nella Green economy, con le loro molteplici
risorse rappresentate tra le altre da acqua, legno, agricoltura, prodotti
tipici, paesaggi, artigianato e turismo. È inoltre necessario affrontare
problemi come il dissesto idrogeologico, che anche in questi giorni sta causando
danni, e lo spopolamento dei territori montani. Senza Terre alte, anche le
pianure non sarebbero le stesse.
Per tali motivi non
si deve spegnere l’unica voce del servizio pubblico televisivo
specificamente impegnata in attività di promozione della storia, della cultura,
delle tradizioni, della tutela ambientale, dei territori e dell’economia della
montagna. Andrebbero invece fortemente potenziate le occasioni di informazione
pubblica su questi temi, non solo inerenti la montagna.
Il Club alpino italiano,
insieme con Touring Club Italiano, Società Speleologica Italiana (SSI), Uncem,
Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), Associazione Guide
Alpine Italiane (AGAI) e Club Alpino Accademico Italiano (CAAI),
chiedono dunque alla RAI di ricollocare la trasmissione all’interno del
proprio palinsesto, ai fini di garantire alle comunità montane, agli abitanti
delle Terre alte e alle problematiche ambientali relative a queste zone
un’adeguata e autorevole cassa di risonanza atta a valorizzare le potenzialità
dei territori montani.
Questa scelta si porrebbe
inoltre in linea con l’Articolo 44 della Carta Costituzionale italiana,
che nella sua parte finale recita quanto segue: “La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.”
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