Roma,
20.09.13. Da quanto risulta a Greenpeace, la nave Arctic Sunrise - assalita e
sequestrata ieri nel mare di Pechora, nei pressi della piattaforma
Prirazlomnayai - si dirige verso Murmansk, con la scorta della Guardia Costiera
Russa. La nave sarebbe stata assaltata, con l’ausilio di un elicottero, da una
quindicina di militari russi che armi in pugno hanno costretto l’equipaggio a
dirigersi sul ponte elicotteri. Tre membri dell’equipaggio si sono asserragliati
nella sala radio la cui porta è stata comunque sfondata dopo circa un’ora
dall’arrembaggio.
Greenpeace
Italia ha attivato la Farnesina in particolare per la presenza a bordo di un
attivista italiano. Le autorità italiane hanno confermato di aver già contattato
quelle russe per garantire la sua incolumità.
“Evidentemente,
in nome del petrolio si possono commettere le peggiori atrocità", commenta
Giuseppe Onufrio, Direttore esecutivo di Greenpeace Italia. “Chiediamo un
segnale forte del Governo e della politica italiana a difesa dell’Artico, delle
libertà e dei diritti civili.”
Le
ultime notizie dalla nave sono che i due attivisti arrestati l’altro ieri sono
stati portati a bordo: uno ha un braccio rotto. L’equipaggio sarebbe stato
riunito da militari armati nella sala mensa ma, a parte l’attivista ferito il
giorno prima, non si segnalano situazioni critiche. Gli attivisti sono
trattenuti a bordo senza alcuna accusa formale.
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